Intervento chirurgico ad alto rischio e rapporto tra danno biologico e danno da perdita di chances

di Francesca Cerea -
Una donna, affetta da un tumore al terzo stadio al glomo carotideo, veniva ricoverata e operata presso una casa di cura. Tuttavia, durante l’intervento ella subiva un infarto ischemico cerebrale causato da una trombosi della carotide, riportando gravi conseguenze permanenti. La paziente e i prossimi congiunti agivano, quindi, in giudizio nei confronti del chirurgo e dalla casa di cura, lamentando le superficiali modalità di esecuzione dell’intervento e chiedendo il risarcimento del danno non patrimoniale subito. Il Tribunale – sulla scorta della CTU svolta in corso di causa – accertava la responsabilità del chirurgo e dell’ente, condannandoli in solido al risarcimento del danno alla...