La struttura sanitaria non è responsabile se i controlli sulle sacche di sangue sono già stati eseguiti

di Redazione -
Secondo la giurisprudenza di legittimità, la responsabilità del Ministero non fa venir meno quella di natura contrattuale del soggetto (ospedale o casa di cura) che ha in concreto praticato le trasfusioni. Si è, infatti, affermato che, in tema di responsabilità contrattuale della struttura sanitaria, ai fini del riparto dell'onere probatorio, l'attore, paziente danneggiato, deve limitarsi a provare il contratto (o il contatto sociale) e l'aggravamento della patologia o l'insorgenza di un'affezione ed allegare l'inadempimento del debitore, astrattamente idoneo a provocare il danno lamentato; competerà, poi, al debitore dimostrare o che tale inadempimento non vi è stato ovv...