Privacy in ambito medico: i paletti della Cassazione

di Redazione -
Di interesse appare la sentenza della Corte di cassazione (n. 28471/2023 dell’11.10.2023), che ha accolto il ricorso del Garante avverso una sentenza di primo grado che annullava la sanzione di 50.000 euro comminata nei confronti di una Azienda Sanitaria per aver una sua infermiera, in un caso di interruzione volontaria di gravidanza, notiziato il marito della signora che richiese le cure del caso, così avendo trattato in modo illecito i dati personali. In particolare: “il fatto stesso di comunicare l’esigenza di un trattamento sanitario e, quindi, l’esistenza di una “malattia” in senso lato – intesa dunque come situazione che renda necessario un trattamento sanitario – attiene a d...