Sulla distruzione od occultamento del tracciato cardiotocografico

di Bianca Checchini -
Nella sentenza quivi segnalata la Corte di cassazione ha affermato che il ginecologo che sottrae, distrugge o comunque occulta una parte del tracciato cardiotocografico eseguito durante il parto di un bambino, nato poi con gravi lesioni, non è tenuto a risarcire i danni, qualora sia accertato che lo stato di sofferenza fetale del neonato abbia avuto tutt’altra origine, successiva e indipendente, rispetto a quel (momento) che il tracciato, nella parte ritenuta soppressa, avrebbe potuto rilevare. Nel caso in esame, un chirurgo operatore presso il reparto di Ginecologia dell’Ospedale di X, in concorso con un’infermiera della medesima struttura, aveva omesso, sottratto o distrutto una parte d...
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